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NOTIZIE ED EVENTI

Lavoro (Corte di Cassazione, sez. lav., ord., 25 febbraio 2025, n. 4945)

E' legittimo il licenziamento per giusta causa del dipendente di una banca che abbia abusivamente fatto accesso alle  schede clienti per motivi extralavorativi, con grave violazione della privacy. E ciò a prescindere da effettive conseguenze pregiudizievoli per il datore di lavoro o per terzi, ovvero da concreti vantaggi a favore proprio del lavoratore o di terzi, così come dall'eventuale comportamento successivo volto ad eliderne gli effetti dannosi. Occorre valutare la condotta del prestatore di lavoro sotto il profilo del valore sintomatico che può assumere rispetto ai suoi futuri comportamenti, nonché all'idoneità a porre in dubbio la futura correttezza dell'adempimento e ad incidere sull'elemento essenziale della fiducia, sotteso al rapporto di lavoro

Antitrust - Risarcibilità del danno causato dalla condotta illecita dell'impresa in posizione dominante dominante (Cass. Civ. sez. I, ord., 2 gennaio 2024, n. 9). L'azienda farmaceutica che, abusando della posizione dominante sul mercato, ostacoli l'ingresso sul mercato di concorrenti "genericistici" deve risarcire il danno causato allo Stato per aver quest'ultimo rimborsato negli anni, tramite il Servizio Sanitario Nazionale, il costo del farmaco prodotto dall'azienda, non potendo beneficiare del risparmio che sarebbe derivato dalla messa in commercio dei farmaci "generici". Le conclusioni assunte dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nonché le decisioni del giudice amministrativo, che eventualmente abbiano confermato o riformato quelle decisioni, costituiscono una prova privilegiata, in relazione alla sussistenza del comportamento accertato o della posizione rivestita sul mercato e del suo eventuale abuso, anche se ciò non esclude la possibilità che le parti offrano prove a sostegno di tale accertamento o ad esso contrarie

Lavoro - Differenze tra appalto e somministrazione illecita di personale (Cass. Civ. Sez. Lav. 20 giugno 2023, n. 17627). Ai fini della liceità dell'appalto di opere o di servizi é necessaria la sussistenza di entrambi i requisiti costitutivi del contratto, rappresentati, da una parte, dall'organizzazione autonoma e dal rischio di impresa e, dall'altra, dell'esercizio del potere organizzativo e direttivo nei confronti dei lavoratori utilizzati nell'appalto. Per l'individuazione di un appalto lecito, anche endoaziendale e labour intensive, il giudice deve quindi procedere ad un accertamento complesso mirato alla verifica dell'esistenza di entrambi i requisiti costitutivi appena individuati, mentre la mancanza anche soltanto di uno dei due elementi in discorso (organizzazione di impresa con assunzione del rischio economico o direzione autonoma del personale) genera il risultato vietato dalla legge.

Diritto Comunitario - Recepimento di Direttive Comunitarie (Corte di Giustizia UE - Causa C-64/20, Sentenza del 17 marzo 2021).

L'obbligo degli Stati membri di raggiungere il risultato previsto da una direttiva nonché il loro dovere di adottare tutte le relative misure generali o particolari è imposto a tutte le autorità degli Stati membri, ivi comprese, nell’ambito delle loro competenze, le autorità giurisdizionali

Il giudice di uno Stato membro è tenuto a esercitare il potere conferitogli dal diritto nazionale di dichiarare che tale Stato membro non ha correttamente recepito una direttiva dell’Unione ed è tenuto a rimediarvi​. 

Trasporti e Turismo (Corte di Cassazione, 15 febbraio 2023, n. 4723)

In caso di ritardo nella riconsegna del bagaglio, protrattosi per due giorni, il viaggiatore ha diritto di ricevere dal vettore il risarcimento non solo del danno patrimoniale, ma altresì di quello non patrimoniale.

Tale fattispecie integra infatti violazione di un diritto di rango costituzionale, quale quello di libera circolazione (Articolo 16 Cost.)

Responsabilità del Tour Operator per rapina all'interno del Villaggio Turistico (Cassazione Civile, 16 /3/2017 n. 6830).

Il danno da vacanza rovinata derivante da una rapina subita dal turista, a seguito di un’aggressione con lesioni personali, all'interno di un villaggio turistico durante un periodo di vacanza organizzato da un tour operator deve essere risarcito dall’organizzatore e va determinato sulla base della gravità della lesione e della serietà del pregiudizio patito dall'istante.

Commento dell'Avv. Alessio Costantini e dell'Avv. Stefania Bevilacqua su Rivista Italiana del Diritto del Turismo 25-26/2019, pag. 118

Consumatori e Diritto del Turismo 

(Cass. Civ. 14257/2020, 08 luglio 2020)

Nell'ambito degli obblighi informativi dell'impresa verso il consumatore 

va individuata una misura di ragionevolezza cui devono attenersi le misure consumeristiche, onde non sbilanciare la tutela del consumatore, favorendone gli abusi, (cfr., ad esempio, Corte di Giustizia, causa C-412/06, causa C-489/07, causa C-511/08)​

Privacy e diritto all'oblio (Corte di Giustizia UE , sentenza 13 maggio 2014, causa C-131/12).

Il gestore di un motore di ricerca si qualifica come “titolare del trattamento di dati” in base alla normativa europea in materia di privacy. La persona interessata può opporsi all’indicizzazione dei propri dati personali ad opera di un motore di ricerca (anche nel caso in cui le informazioni che ne derivano siano veritiere) qualora la diffusione di tali dati tramite quest’ultimo le arrechi pregiudizio e i diritti fondamentali di questa persona alla protezione dei dati suddetti e al rispetto della vita privata, comprendenti il «diritto all’oblio», prevalgano sui legittimi interessi del gestore del motore di ricerca e sull’interesse generale alla libertà d’informazione. Questa prevalenza può escludersi qualora risultasse, per ragioni particolari, come il ruolo ricoperto da tale persona nella vita pubblica, che l’ingerenza nei suoi diritti fondamentali è giustificata dall’interesse preponderante del pubblico suddetto ad avere accesso, mediante l’inclusione summenzionata, all’informazione di cui trattasi.

Privacy (Provv. Garante del 02/03/2023).

L'installazione ed utilizzo di sistemi di videosorveglianza presso punti vendita, idonei a riprendere i lavoratori durante l’attività lavorativa, richiede l'accordo con le rappresentanze sindacali o l'autorizzazione rilasciata dall’Ispettorato del lavoro ex art. 4 della l. n. 300 del 1970 non essendosufficiente (seppur necessario) informare ai sensi dell’art. 13 del Regolamento i dipendenti in merito alle caratteristiche del trattamento effettuato attraverso sistemi di videosorveglianza.

Trasporto Aereo. Lo sciopero non esonera il vettore dal pagamento della compensazione pecuniaria  (Corte di Giustizia UE, causa C-613/20, 6 ottobre 2021). 

Uno sciopero il cui scopo si limiti a ottenere da un’impresa di trasporto aereo un aumento della retribuzione del personale di cabina costituisce un evento inerente al normale esercizio dell’attività di tale impresa, in particolare quando un simile sciopero sia organizzato nel rispetto della legge. Al fine di garantire l’effetto utile dell’obbligo di compensazione pecuniaria sancito all’articolo 7, paragrafo 1, del regolamento n. 261/2004, uno sciopero del personale di un vettore aereo operativo non può essere qualificato come «circostanza eccezionale», qualora tale sciopero sia legato a rivendicazioni salariali e/o sociali del personale di tale vettore, le quali possano essere trattate nell’ambito del dialogo sociale interno al gruppo di società al quale appartiene il suddetto vettore.

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