
Archivio News
Lavoro. Corte di Cassazione - Sez. Lavoro, ordinanza 22 maggio – 12 settembre 2018, n. 22194
La giusta causa di licenziamento per fatti extralavorativi deve comunque incidere sull’elemento fiduciario correlato all’attività lavorativa svolta ed alle mansioni affidate al lavoratore.
Anche nel caso in cui il CCNL individui nella "condanna per reati infamanti" una giusta causa di licenziamento, occorre comunque che la condanna (relativa ad attività del dipendente di spaccio di sostanze stupefacenti avvenuto fuori dell’ambiente di lavoro e presso la sua abitazione), si riferisca a fatti relativi al rapporto di lavoro o comunque incida sull’elemento fiduciario correlato all’attività lavorativa svolta ed alle mansioni affidate al lavoratore.
Franchising: se manca l’esclusiva vale comunque il principio di buona fede
Tribunale, Milano, sez. V, sentenza 06/03/2017 n° 2648
da Altalex
Immobiliare. Corte di Cassazione, sez. II Civile, ord. 3/09/2018, n. 21559
Se il venditore accetta la proposta procurata dall'Agenzia Immobiliare è poi tenuto a corrisponderle la provvigione anche in caso di successiva mancata conclusione della vendita.
​
Contratti di accoglienza (Corte di Cassazione, 9997/2020, 28/05/2020).
Nel contratto di ristorazione, come in quello d'albergo o di trasporto, il creditore della prestazione affida la propria persona alla controparte: e tanto basta per fare sorgere a carico di quest'ultima l'obbligo di garantire l'incolumità dell'avventore, quale effetto naturale del contratto ex art. 1374 c.c. Il ristoratore è responsabile del danno causato ad un avventore da un suo cameriere, anche laddove il gesto incolpevole del cameriere sia stato causato da urto di altro avventore, laddove emerga che tale altro avventore faccia parte di gruppo di clienti particolarmente animoso e che il ristoratore nulla abbia fatto per richiamarli all'ordine.
(la Corte richiama in sentenza un celebre caso di cui riferisce Ulpiano (Libri XVIII Ad Edictum, in Dig., IX, 2, 11, pr., si cum pila quidam luderent), in cui si discuteva della responsabilità d'un barbiere che, mentre radeva un cliente, lo ferì alla gola perchè colpito al braccio da un pallone, scagliato da ragazzi che giocavano nei pressi).
Lavoro. Esibire in corteo il manichino dell'Amministratore Delegato impiccato non costituisce espressione del diritto di critica delle decisioni aziendali e legittima il licenziamento per giusta causa.
Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 14 marzo – 6 giugno 2018, n. 14527
Privacy: Pubblicato in Gazzetta (Gazzetta Uff. 04/09/2018, n.205) il Decreto Legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante modifiche del Codice della Privacy di adeguamento alle disposizioni del GDPR (Reg. UE 2016/679). Qui il Codice della Privacy aggiornato
​
Trasporti. Entrate in vigore il 13 febbraio scorso le modifiche al Codice della Nautica. Per approfondimenti cliccare qui
Societario, La "giusta causa" di revoca di un amministratore di S.p.A. riguarda circostanze sopravvenute, anche non integranti inadempimento, provocate o no dall’amministratore stesso, che però pregiudicano l’affidamento dei soci nelle sue attitudini e capacità: in una parola, il rapporto fiduciario tra le parti. La revoca anticipata senza giusta causa, mentre comporta il ristoro per la perdita dei residui compensi non necessariamente produce tuttavia altro tipo di danno, neppure alla reputazione.
Cass. Civ. sez. I , 26/01/2018 n. 2037
​
Contratti. Il COVID-19 legittima la riduzione del canone dell'affitto d'azienda (Tribunale di Roma, Giudice Miccio, Ordinanza 29/05/2020. Da Ilcaso.it, Sez. Giurisprudenza, 23762)
La situazione di emergenza determinata dall'epidemia da COVID-19 determina una parziale e temporanea impossibilità in capo al concedente l'azienda di eseguire la prestazione di consentire all’affittuario, nei locali aziendali, l’esercizio del diritto a svolgere attività di vendita al dettaglio. Tale prestazione è però rimasta possibile, ricevibile ed utilizzata quanto alla concessione del diritto di uso dei locali, e quindi nella più limitata funzione di fruizione del negozio quale magazzino e deposito merci.
Ne deriva, in base all'articolo 1464 c.c. , la necessità di una corrispondente riduzione della controprestazione (pagamento del canone), in misura pari al 70%, e ciò per tutto il periodo di blocco.
​
IP. Inibitoria all'uso di nome a dominio e domanda di trasferimento provvisorio - Tribunale di Venezia, 31/01/2017
da Il Caso.it
Societario, La "giusta causa" di revoca di un amministratore di S.p.A. riguarda circostanze sopravvenute, anche non integranti inadempimento, provocate o no dall’amministratore stesso, che però pregiudicano l’affidamento dei soci nelle sue attitudini e capacità: in una parola, il rapporto fiduciario tra le parti. La revoca anticipata senza giusta causa, mentre comporta il ristoro per la perdita dei residui compensi non necessariamente produce tuttavia altro tipo di danno, neppure alla reputazione.
Cass. Civ. sez. I , 26/01/2018 n. 2037
​
Fisco - Accertamenti bancari.
Il conto corrente intestato ai genitori può essere riferito al professionista sottoposto ad accertamento,
Lo stretto rapporto familiare è sufficiente a giustificare, salva la prova contraria, la riferibilità delle operazioni riscontrate sui conti correnti bancari dei genitori all'attività economica del professionista sottoposto a verifica, sicché in assenza di prova di attività economiche svolte dagli intestatari dei conti, idonee a giustificare i versamenti e i prelievi riscontrati, deve ritenersi soddisfatta la prova presuntiva a sostegno della pretesa fiscale, con spostamento dell'onere della prova contraria sul contribuente.
Ciò a maggior ragione quando il professionista sia delegato ad operare su tali conti.
Corte di Cassazione, sez. VI Civile – T, ordinanza 18 luglio – 11 settembre 2018, n. 22089
IT (Corte di Cassazione, sez. sez. I, 19/03/2019, n.7708).
L'hosting provider attivo non svolge soltanto un servizio di ordine meramente tecnico, automatico e passivo, ma può concorrere, con condotta attiva, nella commissione dell'illecito consistente nell'aver consentito la pubblicazione di contenuti illeciti. L'hosting provider deve perciò rimuoverli se l'illiceità della pubblicazione è nota o ragionevolmente constatabile ed egli abbia la possibilità di attivarsi utilmente, in quanto reso edotto in modo sufficientemente specifico dei contenuti illecitamente immessi da rimuovere.